Dieu Femmes Théologie

La Teologia femminista – Che cosa è?

La teologia è la scienza di Dio. Scienza che studia Dio.

 

Dopo la risurrezione di Gesù, le discepole maschie e femmine che lo avevano seguito per quasi quattro anni hanno cercato di comprendere la loro esperienza passata. L’intensità della vita vagabonda sperimentata con Gesù è ancora viva per loro. Il messaggio condiviso che non si arresta mai di scoprire, li incoraggia a cercare di approfondire i loro sentimenti. La fine della loro avventura, amara soprattutto per la barbarie dell’esecuzione immeritata, lascia oggi un segno profondo, perché personalmente e in gruppo, avevano avuto la coscienza della sua presenza “sotto altra forma”. Questo fatto li obbligava a una profonda riflessione.

 

Queste persone si raggrupparono per reinterpretare il messaggio di Gesù, che sempre consideravano loro Maestro. Altri si aggiunsero ai loro ranghi, attratti dall’annuncio pieno di speranza che i discepoli predicavano pubblicamente.

 

In seguito si costituirono chiese nelle case. I primi cristiani s’incontravano, formando piccole comunità non molto omogenee. Le donne che già gestivano la famiglia, diventarono responsabili di questi gruppi dove si pregava e si spezzava il pane, ricordando Gesù di Nazareth.

 

Questa è una sintesi molto breve degli inizi del cristianesimo. Lo spiego più in dettaglio nel mio libro Saffia di Smyrna (Saffia, Femme de Smyrne, E-Book, $6.99) ma in questo blog, il mio obiettivo è quello di assicurare che le donne sono presenti fin dalle origini del cristianesimo. La loro esclusione non era certamente la volontà di Gesù di Nazareth che invece le ha accolte e trattate come uguali.

La teologia della liberazione

Dato che riassumo, tanto vale continuare e raccontarvi la teologia della liberazione. Nasce negli anni ’60 in America Latina, quando, mentre i poveri erano oppressi dal potere politico e religioso, quest’ultimo incitava il popolo ad accettare la loro oppressione in nome della loro fede.

 

Cercando una risposta dentro quella stessa fede, laici e religiosi tornano alla Bibbia  appoggiandosi alla traversata del deserto (Ex 12) per scoprire che il regno di Dio è compassione. Pregano.

 

E questo è tutto, poiché la teologia della liberazione insegna che la dove donne o uomini vivono nel disprezzo e nella schiavitù, Dio è concretamente presente per rimetterli in piedi.

 

Nelle situazioni d’ingiustizia, schiavitù o persecuzione, Dio incontra e libera l’essere umano. Presente nel cuore delle azioni d’amore, Dio solleva chi è stato oppresso.

 

Ho studiato Dio dai testi sacri, dalla tradizione, dalla storia. Storia di uomini e donne, credenti o non credenti che hanno cercato di dare valore alla propria vita, avessero o no pianto, subito ferite, avuto cattive esperienze dall’insegnamento spirituale.

 

Apertura

La mia visione della teologia femminista inizia con un’ampia apertura. Questa vasta finestra parla dell’inclusione, dell’accoglienza, dell’amore infinito di Dio. Per me, la teologia femminista non si pone solo a fianco delle donne, ma dei poveri, degli esclusi, di quelli che hanno sempre sentito che non erano benvenuti, non erano eguali, non erano degni…

Di generazione in generazione, le donne e gli uomini nel loro camino hanno avuto l’opportunità di imparare ciò che li emarginava, li rifiutava o spesso li sminuiva nel nome di Dio, prima di conoscerne il suo vero amore. Questo perfetto amore divino che sempre è lì, sempre presente, ieri, oggi e domani.

Poiché credo in questo Dio che ci aspetta, che soffre con noi, piange con noi, esulta con noi, sono convinta che la mia posizione, femminista e inclusiva, sia piena della sua presenza.

E chiunque voi siate, qualunque cosa abbiate fatto nella vita, siete amati da Dio.

 

Cosa ne pensate?

Ho molto scritto per spiegarvi. Le righe precedenti spiegano solo in parte perché il cristianesimo mi affascina tanto.

Forse d’inverno avrete un po’ più tempo. V’invito a scrivermi per comunicarmi vostre brevi riflessioni o per condividere con me ciò che vorreste che io elabori in un prossimo articolo. Vi darò seguito.

 

Grazie!